Mi alzo e lentamente sfilo la cinta della vestaglia, lasciando che si apra e mostri il premio finale. Faccio il giro del tavolo e mi metto dietro di lui. Non si gira e non si irrigidisce, segno che è sicuro di avere la totale padronanza della situazione. Afferro i suoi polsi e li lego stretti con la cinta. Sono consapevole che è solo un gioco e che lui sarebbe in grado di liberarsi in un secondo. Salgo a cavalcioni sulle sue ginocchia. Ha indosso solo una maglia e i pantaloni di una tuta. Li abbasso e quando lo guido dentro di me i suoi occhi sono di nuovo quelli del demone ed esprimono tutta la lussuria che conosco bene. Ha deciso di lasciarmi il pieno controllo del nostro piacere e io inizio a muovermi piano, senza fretta. Lo porto verso vette altissime, per poi diminuire nuovamente il ritmo impedendogli di venire. Per un po’ il gioco gli piace. Io, nel frattempo, ho già avuto il mio premio e non ho fretta di far finire il divertimento.
Mi lascia prendere ciò che voglio, ma alla fine dice, con quella voce roca che ha quando muta: «Danielle?»
«Sì?» ansimo.
«Smettila di giocare piccola.»
«Sì, Mio Signore» dico piano.
Questo deve averlo eccitato molto, e ha eccitato anche me. Mi lascio andare di nuovo e accolgo il suo gemito soffocandolo con un bacio. Alla fine sento che si è liberato dalla cinta, mi afferra per la vita e si dirige deciso verso la camera da letto.
«Non so che cosa ti passa in quella bella testolina Danielle, non so perché fai così, ma ricordati il discorso sulla speranza» mormora nel mio orecchio.
«Zitto e scopami ancora» ordino.
La sua risata accompagna il tragitto verso la camera.
Cospirazione – The Dark Side serie – Danielle – Citazione n. 6

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