Oggi sono qui a parlarvi di un libro self che mi ha completamente conquistata. Ho dovuto aspettare qualche giorno per scrivere la recensione perché, appena conclusa la lettura, ero completamente destabilizzata. Big Apple è scritto in modo impeccabile ma, soprattutto, è un turbinio di emozioni. Non manca nulla: ridi, piangi, gioisci e, ovviamente, ti arrabbi. I due personaggi, Lex e Dora, sono argento vivo. Tra di loro, dopo due anni di calma assoluta, scoppia la scintilla… ma non è amore al primo sguardo… direi più amore al primo insulto. Veniamo quindi alle vicende di questi due.
Dora (Fedora) lavora come assistente personale del miliardario Lex, proprietario di una famosa casa editrice con sede a New York. I due per quasi due anni hanno vissuto un rapporto molto formale. Lex non ha mai guardato Dora come se fosse una donna, e lei non si è lasciata sconvolgere dalla bellezza e dal fascino del suo capo. Per lui ha fatto il lavoro sporco, congedando fidanzate, regalando fiori ad amanti, si è occupata pure della tintoria. Ma Dora vuole di più, lei è certa di poter diventare una grande editor, si è laureata a pieni voti per raggiungere quell’obbiettivo, eppure è bloccata nel suo purgatorio personale, cha ha un nome ben preciso: Lex.
Entrambi non hanno idea dell’equilibrio precario sul quale è stata eretta la loro collaborazione, e basta la minima incomprensione per far crollare tutto. E questo accade. La loro autrice di punta ha appena concluso l’ultimo libro della sua saga di successo, ma il mondo non sa che, dietro a quell’opera si nasconde un segreto. L’autrice è sì colei che idea la storia, ma è grazie al duro lavoro di una bravissima gosth writer che la saga ha avuto un successo mondiale. E Lex l’ha persa perché mischiare lavoro e vita privata non è mai un bene, ed è una catastrofe quando gli obbiettivi sono così distanti: lui voleva solo divertirsi, mentre la gosth writer voleva un anello al dito.
Il nostro Lex si trova quindi in crisi nera e, quando chiede a Dora se ha ricevuto il file del libro perché a lui serve che lei se ne “occupi”, la ragazza pensa che sia giunto il suo momento. Invece Lex aveva solo bisogno delle fotocopie…
Questo è il punto di rottura. Totale. E anche molto esilarante. Dora rompe gli argini e, da perfetta assistente, si trasforma nella caricatura di uno scaricatore di poroe. Due anni di bocconi amari ingoiati con molto sforzo, riemergono facendola uscire di testa e facendole pronunciare una frase che è la sua fine, o forse il suo nuovo inizio: “sono talmente brava che potrei riscrivere il libro della Ferbes a occhi chiusi da quanto conosco e amo il suo stile”.
Lei lo dice così per dire, furente di rabbia, ma Lex è davvero disperato e coglie la palla al balzo proponendole un accordo.
I patti tra di loro sono chiari, lei scriverà il libro per un bel po’ di soldi, mentre lui dovrà trasferirsi dal suo mega attico al minuscolo appartamento di lei… nel Bronx.
Quello che accade dopo ve lo lascio scoprire pagina dopo pagina, ma posso anticiparvi che qui troverete ogni cosa potete cercare in un libro. Una storia che non tralascia nulla, i personaggi sono descritti e rappresentati perfettamente. Non si ha il miracoloso cambio di personalità, ma la cosa avviene gradualmente come nella vita vera. Un romanzo corposo e mai noioso, l’autrice ha il pregio di farti sentire davvero nella storia. Devo ammettere che ero in difficoltà per questa recensione, mi è piaciuto così tanto che avevo paura di non riuscire a trasmettere quello che sentivo.
Non posso aggiungere niente altro, solo leggetelo… leggetelo… leggetelo!!!
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