Seguo l’autrice sui social, nel suo gruppo, con la speranza di avere qualche anticipazione… nei mesi scorsi rosicavo da morire, lo ammetto… tanti estrattini ma non una data! finché, oh, ma quella è la copertina? oh, la trama… oddio, abbiamo una data.

Ero…come dire… leggermente esaltata!! Sapevo di leggere qualcosa di bello ma, allo stesso tempo, mi sentivo frenare.
Un mio limite? i libri corali, quando più storie si intrecciano, vengono raccontate insieme.
Marion Seals è stata bravissima a gestire le due storie, i quattro personaggi principali e i loro caratteri. Ryons e Finnigan, più conosciuto come Iceman, sono due ex militari, rigidi, con un’anima pericolosamente compromessa. Hanno conosciuto il lato oscuro del mondo, delle persone, e questo li ha segnati, peggio che delle cicatrici.
Charlotte è la persona più noiosa del pianeta, agli occhi degli altri: il suo passato l’ha portata a chiudere il cuore a doppia mandata, a non aspettarsi più nulla e pensare solo alla sua realizzazione. Lavoro, lavoro, lavoro… ho già detto lavoro? Non ha amici, non ha un compagno, non ha un orgasmo (leggendo capirete perché lo dico!), ma ha raggiunto uno studio legale importante, grazie a un software fiscale. Ah… dimenticavo.. è paranoica a livelli stratosferici!
quindi, ricapitolando: due grandissimi pezzi di manzo, due soldatini di acciaio ma con i loro oscuri segreti. Una ragazza paranoica e noiosa. Chi manca? La mina vagante. Randy!

Immaginate una persona che mangia caramelle, canta Cyndi Lauper a cavallo di un unicorno con tutti i colori dell’arcobaleno. Ecco, Randy è questo, ma anche uno stilista straordinario, un vero amico, un gay convinto che, proprio per il suo orientamento sessuale, ha dovuto subire tanto. Non ha più una famiglia vicino, ma Randy non si piega al volere degli altri, solo per farli felici. No, a meno che non glielo chieda un bel ragazzo, ma non è propriamente la stessa cosa!

Non so bene come scrivere questa recensione, non senza anticiparvi buona parte del libro… vorrei dirvi tantissime cose, raccontarvi come si conoscono, come si scontrano, come finiscono a stretto contatto, ma non lo voglio fare.
questo è un libro che va gustato, al quale ci si deve approcciare quasi incautamente, senza sapere nulla.

Fatelo e rimarrete strabiliati. Il libro parte – grandissimo tocco di classe dell’autrice – con la presentazione ufficiale dei quattro protagonisti. Li impariamo a conoscere, ci parlano della loro vita: sembra di essere in un bar con loro, una tazza di caffè davanti a noi che diventa fredda perché ci incantiamo ad ascoltarli. Ridiamo, soffriamo e ricordiamo con loro, stringendo subito amicizia.

I POV alternati ci accompagnano lungo tutta la storia, fatta di suspance, di ironia e di quelle battutine che tanto avevo amato in Big Apple. Ci sono molti aspetti studiati a fondo, l’autrice non ha lasciato nulla al caso, non si è accontentata di conoscere un argomento QUASI al 100%. No, lei è diventata maestra di quell’argomento, l’ha fatto suo e l’ha fatto diventare anche un po’ nostro.

Ci intrufoliamo nella storia, diventiamo avvocati, stilisti, militari; ci sembra di vedere Lady Gaga sul palco pronta a presentare Kymera, circondati da lustrini e abiti sgargianti. Applaudiamo anche noi l’esibizione canore di Randy in mezzo alla strada. Vorremmo accarezzare Regina, darle magari un pezzo di pane lontano dallo sguardo di Ryons. E, oddio, quanto avrei dato per essere al centro benessere quando Iceman vede come si depila un uomo.

No, miei cari Disasters, non potete non leggere questo libro!! quando finiscono le battute, inizia l’azione, l’adrenalina crescente… per poi leggere la parola fine!
ecco, diciamo che alle 4.00 del mattino ho lanciato il kindle contro il muro perché ho finito il libro, ma tutto nella norma! ora devo solo sperare che arrivi presto febbraio, per la seconda e ultima parte di questa duologia.

Che dire… forse si è capito che l’ho adorato, ma se non fosse chiaro… HO ADORATO QUESTO LIBRO.
Scritto in maniera sublime, chiaro, pulito (bello non trovare errori!), perfetto. I POV alternati non sono mai pesanti, anche quando raccontano parte della stessa scena; Marion ha saputo usare le parole magistralmente, non si è mai ripetuta, non è mai stata banale, nè frettolosa. Riesce a passare dalle scene di seduzione etero a quelle M/M con una semplicità disarmante, tenendo attaccato il lettore al kindle. Brava, brava, brava!

Voto: 5

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