«Ryons,» inizia serio «non ci si deve far coinvolgere. Mai. Me lo hai insegnato tu.»
Finalmente dopo tanta attesa il 12 giugno è uscito Point Break: on the road della mitica Marion Seals.
Se con “In the city” ci aveva fatto scimunire, con il secondo volume ha dato il colpo di grazia.
Point Break non è una storia leggera, quella in cui apri il libro, lo leggi, e dopo qualche giorno non ricordi nemmeno i nomi dei protagonisti.
Point Break è un romanzo intenso, intrigante e capace di far emozionare.
La vicenda ricomincia da dove si è interrotta: i quattro protagonisti stanno per mettersi il viaggio dopo che Randy e Charlotte hanno rischiato di essere uccisi. Così si divideranno: Randy e Iceman in Louisiana, Ryons e Charlotte a Las Vegas.
«Ora il suo nome è Cassandra Rowling» mi dice picchiettando con il dito sul nome. «Ha trentatré anni ed è una consulente informatica. È nata in Kansas, ma risiede a New York e per fortuna ha già perso quell’orribile accento. Impari tutto e stia attenta a non sbagliare.» «Rowling?» interviene Randy. «Oh, ma allora siamo a posto!
Tiriamo fuori le bacchette e tutto si risolverà, senza che i babbani neanche se ne accorgano.» Taylor ridacchia e allunga un documento verso di lui. «Il suo nome, invece, è Cameron Oswald, ha trentacinque anni e fa il cameriere.» «Wooow!» esclama Randy sarcastico, afferrandolo e dandogli un’occhiata critica. «Sono vecchio, ho un nome imbecille e un cognome da assassino. Cosa posso volere di più?» «Restare in vita, magari?» interviene gelido Finnigan.
Randy si ritroverà con l’oggetto del suoi desideri e farà di tutto per spronarlo a far emergere i suoi veri sentimenti. Intanto Charlotte troverà la passione vera, quella che hai mancato per tutta la vita.
Finn e Ryons?
Sono due ex soldati, hanno visto il peggio del mondo senza poter avere voce in capitolo per poter cambiare le cose. Loro due sono i due uragani della storia.
Charlie e Randy diventeranno la kryptonite da cui stare lontani, ma impossibile da allontanare.
Quando la Rossa ride si illumina e sembra una ragazzina, spensierata e serena, mentre di solito ha quell’aria incazzata con il mondo che mette automaticamente le persone a disagio. Dovrebbe farlo più spesso e… E se la smetto di avere pensieri stupidi e sdolcinati come questo, e mi concentro sul presente, è meglio. Mi è piaciuto veramente tutto di questo romanzo a partire dalla storia alla caratterizzazione dei personaggi. Dalla descrizione dei luoghi alla cura utilizzata per descrivere le varie operazioni militari.
Lo stile, carico di pathos e ironico, lascia il lettore con il fiato sospeso per tutto il libro; e le scene tra le due coppie sono così dolci ma allo stesso tempo complesse da rendere i personaggi incredibilmente veri e vivi.
Ho adorato tutti e quattro i protagonisti, ma Finnigan è di certo il mio preferito. Pur conoscendo a 360° la vita di tutti grazie al POV multiplo, Finn ha un qualcosa che ha catturato maggiormente la mia attenzione.
Non è solo il fatto che reprime se stesso volendo essere “normale”, ma è proprio il l’odio che sente verso di sé e la sua lotta interiore a farmelo amare.
Beh direi che ho detto anche troppo. Se mi dilungo rischio lo spoiler.
Mi raccomando leggete questo romanzo non ve ne pentirete sicuramente.
E ricordate sempre
Nessuno al mondo normale, tutti siamo diversi ed è giusto così. Non permettete mai a nessuno di condizionarmi psicologicamente. Accettatevi E siate voi stessi. Non rinnegate il passato e traete la vostra forza da esso migliorando sempre di più. Solo così potrete vivere veramente.
Voto: 5
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