Questa recensione è dedicata a due volumi strettamente legati sia dalla trama che dai personaggi. Diversamente da Big Apple, primo libro della serie, la dilogia Point Break non è un semplice Romance, ma ha un aspetto suspense legato soprattutto al mestiere di contractor di due dei protagonisti maschili. Le coppie di cui si narrano le vicende sono quella formata da Ryons e Charlotte e Randy e Iceman. Sono quattro persone che hanno serie difficoltà a rapportarsi con gli altri e a vivere i loro sentimenti in maniera piena e spontanea.
Rayons e Iceman sono i due contractor. Ex Navy Seals, hanno combattuto insieme e vissuto vicende che li hanno segnati e legati in maniera indissolubile.
Duri, freddi, allenati a combattere si ritrovano a dover proteggere Charlotte e Ryan, incolpevoli testimoni di un incontro tra un politico e un mafioso russo. Da qui parte la vicenda e, tra colpi di scena, sparatorie, salvataggi impariamo a conoscere questi personaggi e a comprenderne debolezze e i punti di forza.
Cominciamo da Charlotte. Unica donna del gruppo, abbandonata dal padre da bambina, ha eretto un muro invalicabile tra sé e il mondo esterno. Fredda ed estremamente controllata, vive per il suo lavoro e nei rapporti con gli altri è acida, dice quello che pensa senza peli sulla lingua e senza rispetto. Insomma, una vera strega.
Il suo essere piena di sé la porta a trascinare Ryan in molti pericoli: è per colpa sua che si trovano invischiati in questa situazione.
La protezione di Charlotte è nelle mani di Ryons. L’uomo è attratto fisicamente da questa splendida rossa e, per quanto sia difficile rapportarsi con lei, anche psicologicamente. Fin da subito la sente sua e riuscire ad averla, ad amarla, diventa una sfida che accetta ben volentieri. Volere una donna anche a livello sentimentale è una cosa nuova per il nostro contractor, abituato a donne da una notte via a causa del suo lavoro. Charlotte per Ryons è un vero colpo di fulmine, lei ovviamente lo respinge.
Il loro rapporto è al vetriolo, scandito da una serie di battute continue e pesanti da parte di lei che rendono difficile la convivenza, fin quando Charlotte prende coscienza di sé e capisce che non si può sempre vivere da soli. La sua crescita è lenta e con qualche scivolone di troppo, ma la coppia Charlotte-Ryons è sicuramente quella che ha vita più semplice.
Tutta un’altra storia, invece, per la coppia formata Ryan e Iceman. La loro storia è molto complessa e il loro rapporto per evolversi ha davvero bisogno di avere due libri dedicati. Ryan è uno stilista gay, vive la sua omosessualità in maniera completa e piena. Rifiutato dalla famiglia, riesce a superare questo handicap e a crearsi una carriera soddisfacente e una vita serena e felice. Iceman, invece, ha avuto ben altro da affrontare. Brutalizzato dal padre, membro del Ku Klux Klan, è costretto ad abbandonare la famiglia quando il padre vuole costringerlo ad un omicidio e si arruola in Marina fino a diventare un Navy Seals. Iceman non accetta la propria omosessualità a causa dei condizionamenti dal padre e dall’ambiente in cui ha vissuto. Si sente sbagliato, sporco, colpevole. Non è attratto dalle donne, ma vive il sesso occasionale solo con uomini che può pagare. L’incontro con Ryan lo destabilizza, costringendolo a confrontarsi con un mondo che rifiuta. Ryan si innamora profondamente di Iceman e lotta con ogni mezzo perché quel fantastico uomo accetti la sua vera natura. Gli scontri tra i due sono di natura anche fisica: affrontare l’argomento omosessualità per Iceman è impensabile e, ogni volta che Ryan lo porta a fare un passo verso questa accettazione, lui ne fa due indietro, reagendo anche violentemente alle provocazioni dello stilista. Iceman combatte soprattutto contro se stesso, contro una voce interiore che lo provoca e lo deride, una voce che rappresenta il suo passato, le sue paure e i suoi condizionamenti. La sofferenza che traspare dai suoi dialoghi interiori è disarmante. Ryan intuisce questa lotta interna e cerca di forzare l’uomo ad affrontare la realtà armato di speranza e certo che l’amore possa vincere. Fino alla fine Ryan vive di questa speranza, mentre Iceman cerca di allontanarlo, di proteggerlo da quella parte violenta che lo lega al suo passato. Prendere coscienza di provare sentimenti per un altro uomo è per il contractor un percorso lungo, pieno di cadute. Solo quando riesce nell’intento di allontanare Ryan da sé stesso, Ice comprende che deve affrontare la sua vita e deve accettarsi. Sembra ormai troppo tardi ma il gesto che Iceman compirà per riuscire nel suo intento ha del coraggioso e ci porterà a tirare un vero e proprio sospiro di sollievo. Noi lettori, infatti, non possiamo non essere partecipi della storia di questa coppia, degli alti e bassi, delle illusioni e delle disillusioni; la lunga strada che percorrono per riuscire ad accettare la propria diversità rende questa coppia un gradino superiore a quella di Ryan e Charlotte, decisamente più ordinaria. Non possiamo non fare i complimenti a Marion Seals per aver saputo sciorinare in maniera esemplare il percorso psicologico che affrontano i protagonisti. Complimenti anche per lo stile scorrevole, condito da quel pizzico di ironia necessario a stemperare argomenti così delicati. Non ci resta che attendere i prossimi libri e le prossime coppie di cui abbiamo avuto un assaggio in Point Break 2.
Voto: 4,5
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