Aspettavo l’uscita di questo libro da quando ho letto il book one, perché il finale dell’altro non era in realtà una fine netta, piuttosto un’interruzione e io volevo proseguire questa storia che mi aveva tanto appassionata.
È un romantic suspense, l’adrenalina si alterna alla storia d’amore, anzi alle storie d’amore perché i protagonisti sono quattro: Ryons, Charlotte, Randy e Iceman.
“Iceman, devi prendere una decisione: o mi picchi o mi scopi. Vedrai che poi starai meglio, te lo assicuro”.
Questa volta le coppie vengono separate subito per sfuggire agli inseguitori, sia FBI che malviventi russi, e i due filoni procedono separatamente: Ryons e la Rossa vanno a Las Vegas mentre Iceman decide di proteggere Randy nella sua terra d’origine, in Louisiana, dal quale è scappato e non è più tornato. (Faccio una piccola parentesi: nonostante abbia amato molto la parte nel profondo Sud razzista e bigotto e sapendo bene che era necessaria alla storia, nonché molto intensa, trovo che questa scelta non collimi con il carattere di Finnigan nel momento della scelta, le motivazioni non mi hanno convinta. Ne capisco la necessità ma arrivata al quel passaggio ho storto in naso, mi è sembrato forzato.)
Non vi racconto nulla della trama sia perché non è mia abitudine farlo sia soprattutto perché in questo libro è necessario scoprirla andando avanti, senza nessuna anticipazione, ma vivendola.
Ho adorato l’evolversi della storia di entrambe le coppie anche perché, e qui super complimenti a Marion, lo svolgimento non è stato parallelo. Las Vegas e la Louisiana hanno avuto due vicende differenti, non c’è stato uno schema ripetuto. Bello questo e in qualche modo spiazzante ma in senso buono, ha aumentato la suspense.
Non mi riconosco. E forse non è un male.
La prima metà l’ho trovata più statica, più incentrata sull’esplorazione e la maturazione delle varie emozioni dei protagonisti. La seconda parte è decisamente più avvincente e piena di colpi di scena (a un certo punto è proprio mancato il fiato).
Ho adorato l’evoluzione dei protagonisti anche perché non è repentina, ma frutto di maturazione ed elaborazione. L’autrice si prende tutto il tempo necessario per far crescere i personaggi, facendoli agire in maniera decisamente credibile. In questo particolare c’è una maestria che raramente ho trovato, soprattutto nei romance.
Mi fa sentire protetta e al sicuro, come non è mai successo nella mia vita. Forse il segreto della felicità è proprio vivere intensamente questi attimi irripetibili, conservandoli nella mente per i tempi più difficili.
Le tematiche affrontate sono importanti ma fra tutte spicca l’accettazione. Di sé, delle proprie caratteristiche, dei propri difetti. Ma anche degli altri. Spinge a riflettere, a non fermarsi alle apparenze e a scavare nelle zone buie presenti in ognuno di noi.
Ho trovato il libro, nonostante la vivacità della seconda parte, molto psicologico, introspettivo. E anche questo per me è un pregio perché la lettura mi ha fatto riflettere molto anche su aspetti che poco conoscevo.
Altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è il valore dell’amicizia per i vari personaggi. Soprattutto quando la famiglia d’origine è carente ecco che questa supplisce e sostituisce. Ho amato molto i vari rapporti e la loro interazione.
Spesso diamo per scontate le cose a cui siamo legati solo perché crediamo che ci saranno per sempre.
Ora veniamo alle critiche, che sono proprio poche. Di nuovo, come nel libro precedente, ho avuto dei buchi, dei vuoti relativi ai libri precedenti. Non leggendoli di fila io ho faticato a ricordarmi diversi particolari e non c’è nessuna spiegazione, nessun richiamo. Secondo me sarebbe proprio utile, soprattutto per quanto riguarda i personaggi secondari, almeno nel primo momento in cui vengono citati. Sembra una stupidaggine ma in più di un’occasione mi è sembrato che mancasse un tassello e mi ha infastidita. Finite le critiche.
Lo stile è ineccepibile. Marion Seals è brava, questo lo sapevo già prima, ma ora ho avuto l’ennesima conferma. È un’autrice capace, che cura il suo prodotto, in grado di catturare il lettore e non fargli posare il kindle, facendogli dimenticare tutto, bazzecole come mangiare, dormire e interagire con i familiari. Che io abbia un nuovo obiettivo da stalkerare?
Voto: 4
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